sabato 17 maggio 2014

Moonlight sonata for my sons

Beethoven mi accompagna stasera, proprio come tanti anni fa. Ho sempre adorato la sonata al chiaro di luna, è così dolce e malinconica. Vorrei saper suonare il piano per poterla far uscire dalle mie dita.

Questo è il momento più duro della mia vita. Non sono mai, mai stata tanto triste in vita mia. Tanto sull'orlo del baratro come ora. So che c'è di peggio. Ma io mi sento come se scalassi una montagna altissima. Ogni volta che faccio qualche metro verso la cima, qualcuno mi prende a calci e mi ributta ancora più giù.

Sempre più giù... Proprio come le beta che sicuramente in questo momento stanno calando in picchiata verso lo zero, ancora una volta. E insieme a loro anche il mio umore. Mi sto trasformando in una persona che non voglio essere, in una persona che non ero più da tanto tempo.

Solo che ora non posso permettermelo. Non ho più vent'anni. Sono sempre stata forte, ho affrontato un inferno da sola, perché questo non riesco ad affrontarlo?

Non ce la faccio. Non più. Non da sola. Inutile negarlo, è tempo di chiedere aiuto. Altrimenti la cima di quella montagna non la vedrò mai.

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