lunedì 30 giugno 2014

Per te, piccolino mio

Per te, che sei arrivato come un fulmine dopo il dolore del primo aborto. Per te, che credevo saresti stato la mia rivincita, ma che mi hai lasciata ancora prima del tuo fratellino che ti aveva preceduto. Per te, amore mio. Per non dimenticare che anche se il tuo piccolo cuoricino non ha mai battuto, tu sei esistito. Sei esistito dentro di me.

UN FILO DI SETA NEGLI ABISSI

Elisa

Io, se solo sapessi cos'è,
cosa c'è dietro a quell'ombra,
a quella paura
che ti fa cambiare faccia
e fa dire quello che non si pensa.

Dove si è rotto il filo di seta che ci univa e scendeva giù, giù, giù, giù negli abissi e dall'universo scendeva giù, giù, giù, giù negli abissi e andrò a cercarlo adesso.

Io, se solo sapessi dov'è,
dove ho perso la mia pazienza
e lasciato la speranza
per trovare indifferenza, freddo e apparenza.

Dove si è rotto il filo di seta che ci univa e scendeva giù, giù, giù, giù negli abissi e dall'universo scendeva giù, giù, giù, giù negli abissi e andrò a cercarlo adesso.

Come, non so se ho capito bene
tu non vuoi venire a cercare insieme
a cercare insieme, insieme, insieme.

Dove si è rotto il filo di seta che ci univa e scendeva giù, giù, giù, giù negli abissi e dall'universo scendeva giù, giù, giù, giù negli abissi e dall'universo scendeva giù, giù, giù, giù negli abissi e dall'universo scendeva giù, giù, giù, giù negli abissi e vado a cercarlo adesso.

Io, se solo sapessi dov'è,
dove ho perso tutto il coraggio,
la grazia che ho imparato,
l'amore che avevo dentro.

Dove si è rotto il filo di seta che ci univa e scendeva giù, giù, giù, giù negli abissi e dall'universo scendeva giù, giù, giù, giù negli abissi e vado a cercarlo
senza paura.

giovedì 26 giugno 2014

Storta

Irrimediabilmente storta come un quadro di Picasso. Finita la primavera, l'estate ha preso il suo posto, tentando di farsi strada tra nuvoloni, afa e grandinate fuori stagione.

E io mi sento sempre più storta, sempre più sbagliata. Che c'è che non va in me? Sarà davvero la cultura cattolica che ci infarcisce di sensi di colpa? Sarà vero che giusto e sbagliato non esistono? O sono io che voglio raccontarmela?

Penso cose che non dovrei pensare, voglio cose che non dovrei volere, e il mio inconscio è il solito bastardo. Ho desideri contrastanti tra loro, desideri che non accetto... E non so come accettare. Desideri che non posso, non voglio realizzare. Non ho più vent'anni, è ora di crescere e capirlo.

Non tutto va detto ad alta voce. Non sempre confidarsi è la scelta migliore. Non sempre chi ti vuole bene è pronto ad accettare ogni lato del tuo carattere, anche quelli brutti e scomodi. Sei tu che devi farci i conti.

Sono io che devo fare i conti con me stessa, una buona volta.