giovedì 26 giugno 2014

Storta

Irrimediabilmente storta come un quadro di Picasso. Finita la primavera, l'estate ha preso il suo posto, tentando di farsi strada tra nuvoloni, afa e grandinate fuori stagione.

E io mi sento sempre più storta, sempre più sbagliata. Che c'è che non va in me? Sarà davvero la cultura cattolica che ci infarcisce di sensi di colpa? Sarà vero che giusto e sbagliato non esistono? O sono io che voglio raccontarmela?

Penso cose che non dovrei pensare, voglio cose che non dovrei volere, e il mio inconscio è il solito bastardo. Ho desideri contrastanti tra loro, desideri che non accetto... E non so come accettare. Desideri che non posso, non voglio realizzare. Non ho più vent'anni, è ora di crescere e capirlo.

Non tutto va detto ad alta voce. Non sempre confidarsi è la scelta migliore. Non sempre chi ti vuole bene è pronto ad accettare ogni lato del tuo carattere, anche quelli brutti e scomodi. Sei tu che devi farci i conti.

Sono io che devo fare i conti con me stessa, una buona volta.

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