venerdì 12 agosto 2011

La legge di Murphy

Dopo esserti sorbita ore ed ore di tutorial di trucco su youtube per imparare a uscire di casa in maniera quantomeno presentabile, l'unica volta che uscirai di corsa, senza trucco, con i primi vestiti trovati alla rinfusa nell'armadio e i capelli alla pazza, senza il tuo figo futuro marito, incontrerai il ragazzo per cui sbavavi a 15 anni (nascondendoti dietro agli occhialoni da sole per non farti riconoscere), che non ti ha mai filata, in compagnia dello stesso amico stronzo che ti pigliava per il culo.

Quando finalmente, dopo otto anni, ti deciderai ad andare a un concerto (non posso dire di chi altrimenti perdo il rispetto di Alice), gli unici due ragazzi sopra il metro e novanta saranno in piedi davanti a te, uno accanto all'altro, abbracciati, e si metteranno anche in punta di piedi, saltando di tanto in tanto, giusto per non farcene mancare nessuna.

Quando credevi che il tuo ragazzo avesse un problemino di salute, scoprirai che i problemini sono almeno tre, e che uno naturalmente ce l'hai anche tu. Se qualcosa può andar male, lo farà. Garantito.

Quando sei in macchina di corsa perché le tue simpatiche nuove colleghe ti hanno cambiato i turni di lavoro senza avvisare e la responsabile ti ha chiamata per chiarire l'equivoco, ti troverai sicuramente davanti, nell'ordine:

a) il vecchietto con l'ape;
b) la vecchietta con la cinquecento;
c) l'unico autoarticolato sulla faccia della terra che rispetta i limiti di velocità imposti agli autoarticolati.

Voglio delle ferie dalle ferie.

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