C'è che a volte c'è bisogno di mettere ordine nel caos.
Di non avere la scrivania e l'anima piene di fogli poggiati lì da chissà quando, pieni di una vita che va così veloce da non riuscire quasi ad afferrarla.
C'è bisogno di respirare, ritornare a vedere il colore della scrivania, ritornare a vedere te stessa sul fondo di un cocktail alla pesca, nell'aria frizzante di una sera di fine Febbraio, nella mozzarella che fila sulla pizza.
E poi ti rendi conto che hai passato la giornata sola con i tuoi pensieri, con il caos che hai dentro, tentando di dargli un senso riempiendo buste di spazzatura cartacea e mangiando troppi cioccolatini.
E hai bisogno di volare. Di perderti con lui in una dimensione che non visiti da tempo. Di dimenticare i corridoi dell'università, le file in segreteria, le dottorande presuntuose che si credono chissà chi, che misurano il loro valore dal numero di virgole corrette agli altri. Di andare lontano da tutto questo, almeno per una sera.
Di essere te stessa, di vivere la vita invece di lasciartela scivolare addosso, di passare la notte in piedi per piacere e non per dovere, una volta tanto.
C'è sempre bisogno di perdersi un po', prima di ritrovarsi.
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