L'estate sta finendo, e un anno se ne va, cantavano i Righeira. Ho sempre odiato questa canzone perché l'estate è la mia stagione preferita, e soprattutto perché il seguito della canzone, sto diventando grande, lo sai che non mi va, rimandava inequivocabilmente al mio compleanno, che per me ha sempre segnato la fine della stagione tanto amata. Quest'anno le future sposine come me hanno sognato questi giorni con crescente entusiasmo, pronte a tuffarsi nel vivo dei preparativi del lieto evento. Io no. Io ho fatto il bagno al mare fino a ieri trascinata per i piedi fuori dall'acqua dal mio futuro marito, facendo i capricci manco avessi cinque anni, ricordando i bei tempi delle labbra viola e delle mazzate prese da mia madre perché ero sempre l'ultima a uscire.
"Alessaaaaaaaaaaandraaaaaaaaaaa esci, ce ne stiamo andando!"
(labbra viola, denti tremens e dita raggrinzite) "Ancora cinque minuti, sto per uscire!"
Nel mio linguaggio bimbesco, sto per uscire significava "vatti a fare un giro, ci vediamo tra una mezz'oretta", ma mia madre non l'ha mai capito e le manate a cinque dita sulla chiappa non me le ha mai risparmiate. C'est la vie.
Comunque, la sostanza è che l'estate sta finendo per davvero, e non ne ho proprio voglia. Non ho voglia di mettermi a organizzare il matrimonio, non ho voglia di studiare, non ho voglia di lavorare, detto in semplici parole, non ho voglia di fare un cazzo.
Voglio solo restarmene cristallizzata in una giornata con il sole alto nel cielo azzurro, trentacinque gradi e il mare modello tavola da surf, su una spiaggia sulla quale soffia una lieve brezza, con un pacco di tarallini e un bikini dai colori sgargianti.
lunedì 19 settembre 2011
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