Ho un altro blog, su un'altra piattaforma. Da sette anni. Iniziava a starmi stretto, ci vedo una me che non riconosco più, persa tra le pieghe del passato. Ci vedo aspetti di me che quasi non ricordavo, che a volte trovo inconciliabili con quelli attuali, altre volte terribilmente familiari.
Perciò, ho deciso di aprire questo nuovo blog, proiettata verso una nuova me che ancora non conosco. Per accoglierla. Per amarla. Per ricongiungerla all'eterna adolescente che ero e che sono. Perché la me moglie e madre che verrà mi diventi cara quanto l'adolescente romantica proiettata nella folle avventura del matrimonio che mi aspetta.
E inizio questo blog con ciò che mi rappresenta meglio. Il mio primo ricordo, che non c'azzecca nulla con le due metà della mela che voglio riunire. Poche, splendide note che hanno viaggiato nella mia mente, ignare, nel corso degli anni. Che mi hanno provocato un pianto convulso risentendole, a distanza di un'epoca dalla volta precedente, note che hanno accarezzato la me bambina e che hanno ritrovato una me più che ventenne.
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